Terminato il periodo di maternità obbligatoria, le mamme lavoratrici che non possono contare sull'aiuto dei nonni, devono per forza trovare qualcuno che badi al loro bambino durante la giornata. Trattandosi di una scelta obbligata non resta altro da fare che optare per il nido o per la babysitter. Cosa è meglio scegliere?
Nido o babysitter? Vediamo cosa ne pensano i pediatri!
La maggioranza dei pediatri è del parere che i bambini dovrebbero restare a casa almeno fino ai 18 mesi. Chi ha quindi la possibilità di scegliere, specialmente dal punto di vista economico, farebbe bene ad affidare il proprio bambino alle cure di una babysitter. Questo perché i bimbi fino ai 18-24 mesi di età hanno ancora un sistema immunitario piuttosto debole. Pertanto, frequentare il nido in compagnia di tanti altri bambini, con i quali si condividono giochi o altro, potrebbe esporli maggiormente all'attacco di virus e batteri. In caso di influenze e raffreddori la soluzione sarebbe trovare una babysitter nei giorni della malattia.
Inoltre, alcuni pediatri ritengono che i bambini così piccoli non traggano alcun vantaggio dalle ore trascorse insieme a tanti altri coetanei in quanto incapaci di socializzare prima dei 18 mesi. Quindi, anche se ovviamente esistono le eccezioni, l’asilo nido non sarebbe indicato.
Come scegliere la babysitter ideale?
Appurato che secondo i pediatri la babysitter resta la migliore soluzione, non ci resta che scegliere la tata ideale (ne abbiamo parlato anche qui).
In genere i canali di ricerca più affidabili sono il passaparola tra parenti, amiche e conoscenti oppure le agenzie specializzate come la nostra. Una volta trovata la tata apparentemente più indicata è buona regola procedere con un colloquio conoscitivo durante il quale valutare l’aspetto e il modo di fare e di esprimersi della candidata, anche perché l’igiene personale, il tono della voce e l'atteggiamento sono elementi importantissimi per chi deve avere a che fare quotidianamente con un bambino piccolo.
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