Se ne può discutere, ma quel che è certo è che i problemi, quando ci sono, diventano di tutti.

Tutti i particolari nell'articolo di oggi su Easy Service!

«Mio figlio è mio e lo educo come voglio». Quante volte abbiamo sentito questa frase, certamente lecita? Si tratta, secondo noi di Easy Service, di privatizzazione dell'educazione dei propri figli.

L'argomento sembra scontato, ma poi, alla prova dei fatti sempre più frequenti che si presentano a chi si occupa di bambini e di giovani, si fa molto, molto delicato. Già, poiché succede – a volte, almeno – che colui che si arrocca su posizioni di chiusura, rendendo inaccessibile uno o più aspetti dell'educazione dei propri figli a chi aveva qualcosa da suggerire (magari un docente, un allenatore sportivo, un operatore educativo o altro) difendendo, poi, in caso di necessità non esita ad alzare il telefono e a chiedere aiuto. Ma i buoi sono da tempo fuggiti dalla stalla!

L'educazione di un bambino è cosa privata?

Certo, ma i problemi, quando ci sono, diventano di tutti. E allora proviamo ad ascoltare di più chi di mestiere è in grado di intravvedere alcuni aspetti – magari anche problematici – dello sviluppo e della crescita dei nostri ragazzi. Sopra tutti gli altri, i docenti, che sono dei professionisti dell'educazione, prima ancora di essere degli esperti in una materia specifica. Ma anche gli allenatori sportivi detengono un posto importante nella vita del nostro bambino.

Queste persone, per una famiglia, sono gli alleati numero uno, e non dei nemici da mettere sempre in minoranza o da andare a incontrare solo con il proprio avvocato. Se è vero, come è vero, che l'educazione rimane una questione privata non dobbiamo dimenticare che i suoi esiti (nel bene ma – purtroppo – anche nel male) saranno collettivi.

Ecco perché l'educazione di un bambino – oltre che privata – è una questione che ci riguarda tutti.

Sei d'accordo con gli assunti di questo articolo? Commentane gli esiti con noi e torna presto a trovarci. Ciao!

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