Tablet e smartphone battono Tv uno a zero! I giochi tradizionali sono sempre più frequentemente sostituiti dai giochi on line. Gli YouTuber sono i nuovi idoli dei nostri figli. Chi tra noi genitori non ha sentito parlare di Cicciogamer? E di Stepnik? E noi genitori cerchiamo, con fatica, di stare al passo e ci chiediamo sempre più spesso come aiutare i nostri figli a gestire contenuti e stimoli sempre meno controllati, sempre più trasgressivi e lontani dalla nostra comprensione. Una sfida difficile?

I dati presentati da Doxa Kids parlano chiaro e affidano ai genitori una nuova responsabilità. Quella di supportare i bambini in una crescita digitale, ma serena. Quindi, alla lunga lista di educazione scolastica-alimentare-civica e fisica si aggiunge anche l’educazione digitale! E diciamolo francamente: noi adulti, a questo riguardo, siamo impreparati. D’altra parte, bambini e teenager popolano e utilizzano i social meglio dei loro genitori, ma non sono preparati a gestire la loro presenza e le loro parole.

Dall'ultima ricerca di Doxa Kids è emerso che YouTube è il social più frequentato on line dai ragazzini in target (23%), preceduto solo da WhatsApp (28%).

Alcuni genitori conoscono YouTube, molti utilizzano WhatsApp, tutti pensano di dormire sonni tranquilli attivando il parental control. E i dati lo dimostrano. Tra le preoccupazioni espresse dai genitori di bambini che usano smartphone o tablet, i social come YouTube e WhatsApp non sembrano essere considerati come rilevanti. Vengono considerati una preoccupazione rispettivamente dal 6% e dal 3%. Ma bandire il tablet è, d'altro canto, ugualmente sbagliato. Togliendo il tablet, non eliminiamo il problema. Lo nascondiamo solo ai nostri occhi. Lo sforzo di noi genitori risiede proprio nella capacità di gestire i contenuti. La ricerca ha posto infatti l’accento sulla necessità di una presa di coscienza da parte dei genitori sui contenuti cui potenzialmente anche i bambini più piccoli possono essere esposti.

Ma cosa cercano i bambini e i ragazzi su YouTube?  C’è molto interesse per i video musicali e i video fatti dagli altri ragazzi/YouTuber. Tra gli argomenti preferiti: la comicità e il gaming, i trucchi e consigli per il look.

Insomma, argomenti perfettamente in target con l’età dei piccoli utenti. E quali sono le parole utilizzate? Il 5% delle parole analizzate risulta palesemente ‘ostile’. Ma specialmente tra i giovani utenti le parole sono particolarmente importanti. Possono commuovere, scaldare il cuore e unire, ma anche ferire, allontanare e generare hate speech.
Come aiutare i giovanissimi a muoversi in questo mare di parole? La famiglia, come sempre, ricopre un ruolo fondamentale.

Come genitori non dobbiamo essere spaventati dalla rete. Dobbiamo semplicemente essere consapevoli, esattamente come nella vita di tutti i giorni, che non tutto quanto è presente in rete è adatto a qualsiasi età. Essere consapevoli di ciò è già un passaggio fondamentale, che va poi accompagnato da un percorso di condivisione e dialogo con i propri figli. Ricordando sempre che possiamo imparare moltissimo l’uno dall’altro. Noi possiamo aiutare loro nel cammino di crescita, loro possono insegnarci moltissimo di questo nuovo mondo digitale di cui molti di noi sanno così poco.

E tu? Parli con i tuoi bimbi dei loro interessi on line? Hai provato a comprendere i loro percorsi sulla rete? Parlane con i nostri esperti e torna presto a trovarci. Ciao!

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